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Ordinanza del 10.03.2016 Tribunale Teramo

Il Tribunale di Teramo, ritenendo sussistenti i gravi motivi ex Art. 649 C.P.C., con riferimento anche alla contestazione relativa alla pattuizione di interessi usurari, con Ordinanza del 10.03.2016 ha sospeso la provvisoria esecuzione di un decreto ingiuntivo ottenuto da una Banca di rilevanza nazionale per l’importo di euro 871.169,19!

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Sentenza del 4.01.2016 Tribunale di Cagliari

Il Tribunale di Cagliari con Sentenza del 4.01.2016 revoca il Decreto ingiuntivo opposto dai correntisti accertando un debito inferiore rispetto a quello prospettato dalla Banca in sede di ricorso per ingiunzione, accertando il superamento delle soglie di usura degli interessi applicati al conto corrente. Inoltre il Giudice ha condannato la Banca al pagamento delle spese di giudizio e della CTU contabile.

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Sentenza del 14.12.2015 Tribunale di Lanciano

Pronunciata una nuova Sentenza di condanna nei confronti di una Banca locale (e con risonanza nazionale). Il Tribunale di Lanciano con Sentenza del 14.12.2015 ha completamente ribaltato la pretesa di pagamento di ben oltre euro 100.000,00 avanzata dalla Banca con decreto ingiuntivo, riconoscendo creditrice la Ditta Chietina che si era opposta all’Ingiunzione di pagamento. Il Giudice non solo ha dichiarato non dovuti gli oltre 100.000,00 euro ingiunti dalla Banca, ma ha condannato l’istituto di credito alla restituzione dell’importo di oltre euro 40.000,00, che con interessi legali, rivalutazione monetaria e spese di giudizio ha raggiunto un importo totale di oltre 46.000,00. Il Giudice di Lanciano ha accertato e dichiarato l’illecita applicazione di interessi ultralegali, interessi anatocistici, oneri mai validamente pattuiti (C.M.S. e spese) ed ha ribadito il principio del C.D. “saldo a zero”, ovvero l’azzeramento di ogni richiesta della Banca quando la stessa non prova il fondamento delle proprie richieste con l’esibizione di tutta la documentazione bancaria.

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Sentenza definitiva n. 2200 del 10.12.2015 Tribunale di Pescara

Un’altra importante vittoria. Il Tribunale di Pescara con Sentenza definitiva n. 2200 del 10.12.2015 ha condannato l’Istituto di Credito a restituire al correntista l’importo di euro 145.425,80, a titolo di interessi anatocistici, interessi ultralegali, interessi usurari, commissioni di massimo scoperto ed oneri illegittimamente applicati, oltre interessi legali e rivalutazione monetaria, così per complessivi euro 171.970,95! Il Giudice, infine, ha condannato la Banca anche al pagamento delle spese di giudizio, nonchè al rimborso delle spese di CTU e di CTP!

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