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Dall’avv. Emanuele Argento: in data 29.04.2024 dinanzi il Tribunale civile di Macerata ottenuta la revoca del decreto ingiuntivo opposto di euro 434.834,85 (oltre spese ed interessi) pari all’importo richiesto con decreto ingiuntivo dalla banca ai garanti della società correntista debitrice principale (fattispecie: mutuo)

Tribunale Civile di Macerata – Sentenza del 26.04.2024 pubblicata il 29.04.2024 – Giudice Dott. Andrea Enrico Polimeni

Rapporto bancario di mutuo fondiario – Opposizione a Decreto ingiuntivo da parte dei garanti – Foro del consumatore ed incompetenza territoriale – Revoca immediata del decreto ingiuntivo di originari Euro 434.834,85 e condanna al pagamento delle spese processuali –

Va rilevato che in conformità alla giurisprudenza europea risultano conformi recenti pronunce della Suprema Corte (ordinanza n. 8662/2020, Cass. 32225/2018, Cass. 25914/2019 e Cass. 28162/2019) secondo le quali deve rilevarsi che laddove il fideiussore ha agito, come persona fisica, per scopi che esulano dalla sua attività professionale e non ha alcun collegamento di natura funzionale con la società debitrice, può considerarsi a pieno titolo un consumatore. In tal senso la circostanza che la garanzia sia prestata a favore di una società commerciale non esclude, di per sé, che il fideiussore possa essere un consumatore e per l’effetto l’applicazione della disciplina più favorevole prevista per il consumatore porta a dovere valutare con riferimento alle parti del contratto di fideiussione, e non già del distinto contratto principale. All’evidenza non emerge alcuna prova che porti a ritenere un interesse dei fideiussori nella garanzia prestata strettamente che sia connesso all’obbligato principale; non emerge che la garanzia prestata fosse connessa allo svolgimento di loro attività professionali ovvero funzionalmente collegate alla società del debitore. Tale recente impostazione appare aver superato il precedente orientamento espresso anche in sede di legittimazione (Cass. 24846/2016; Cass. 16827/2016), la quale diversamente affermava la natura accessoria del contratto di fideiussione rispetto all’obbligazione principale; inoltre, sosteneva che, per stabilire la condizione di consumatore del garante, dovesse individuarsi la figura dell’obbligato principale. In tal senso risulta dunque fondata la competenza del Tribunale di Pescara in quanto foro del consumatore rispetto al Tribunale di Macerata; opera il foro esclusivo del consumatore (33 c. 2 lett. u d.lgs. 206/2005), il quale “esclude” l’applicabilità di qualsiasi altro foro concorrente o alternativo (segnalazione a cura dell’Avv. Emanuele Argento del Foro di Pescara – www.avvocatoargento.it)

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